VOLEZ, VOGUEZ, VOYAGEZ... in mostra i bauli di Louis Vuitton
Chi di noi non si è mai fermato incantato davanti alle vetrine delle boutique LOUIS VUITTON, specialmente quando espongono gli allestimenti vintage, con i prodotti di fine ottocento? Valigeria perfetta, unica nel suo genre, rifinita a mano, il sogno di ogni viaggiatore. E allora tutti a Parigi, doves si terrà al Grand Palais fino al 21 Febbraio 2016 la mostra “Volez, Voguez, Voyagez- Louis Vuitton”, un percorso storico nell’heritage della Maison dal 1854 a oggi.
“La Maison Louis Vuitton è sempre stata un’avanguardista nelle sue creazioni. Se oggi, dopo più di un secolo dalla sua fondazione, la Maison è leader mondiale indiscusso nel settore del lusso e della moda è grazie alla valorizzazione del nostro patrimonio e alla nostra sensibilità nell’anticipare le tendenze. Per questa mostra, Olivier Saillard si è immerso negli archivi della Maison per scoprirne tutti i segreti. La sua è una nuova visione del nostro passato, presente e futuro.” dice Michael Burke, CEO di Louis Vuitton.
9 i capitoli che caratterizzano un vero e prorio viaggio a tema, dal baule creato a fine 800 ai legni usati per le fasce di rinforzo e per gli interni profumati, dalla tela Monogram e Damier ai bauli studiati per le spedizioni lontane , dalla steamer bag piegabile che anticipava i moderni borsoni da week end, ai bauli libreria, secrétaire, uffici mobili, dai table trunk voluti dagli artisti per proteggere i telai a quelli super luxury creati per le celebrità. Ma non mancano neppure creazioni stravaganti, come il baule che si trasforma in letto , o in doccia, o addirittura in altare.
E le stravaganze continuano, con un industriale taiwanese che si è fatto cistruire il Trunk Dvd, che ha richiesto oltre tre mesi di lavoro di decine di artigiani: rivestito in tela Damier ha un piano d'appoggio, cassetti per tazzine da caffè, uno schermo al plasma e il dvd, alimentabile a pannelli solari.
Insomma, ogni baule ha la propria storia. Vedere per credere !
“La Maison Louis Vuitton è sempre stata un’avanguardista nelle sue creazioni. Se oggi, dopo più di un secolo dalla sua fondazione, la Maison è leader mondiale indiscusso nel settore del lusso e della moda è grazie alla valorizzazione del nostro patrimonio e alla nostra sensibilità nell’anticipare le tendenze. Per questa mostra, Olivier Saillard si è immerso negli archivi della Maison per scoprirne tutti i segreti. La sua è una nuova visione del nostro passato, presente e futuro.” dice Michael Burke, CEO di Louis Vuitton.
9 i capitoli che caratterizzano un vero e prorio viaggio a tema, dal baule creato a fine 800 ai legni usati per le fasce di rinforzo e per gli interni profumati, dalla tela Monogram e Damier ai bauli studiati per le spedizioni lontane , dalla steamer bag piegabile che anticipava i moderni borsoni da week end, ai bauli libreria, secrétaire, uffici mobili, dai table trunk voluti dagli artisti per proteggere i telai a quelli super luxury creati per le celebrità. Ma non mancano neppure creazioni stravaganti, come il baule che si trasforma in letto , o in doccia, o addirittura in altare.
"Tutto deve essere imballabile e
trasportabile" dice Patrick-Louis Vuitton, rappresentante della quinta generazione della famiglia. Ed è proprio così, come
dimostra un aneddoto che risale al 1880, quando l'esploratore Pierre
Savorgnan de Brazza, tornato dalla sua prima spedizione in Africa,
chiese alla maison di creare un letto-baule. Fu Louis Vuitton in persona
a dedicarsi allo sviluppo di una brandina da campo ripiegabile, con un morbido materasso, che potesse entrare in un apposito baule
rivestito della tipica tela di cotone a righe grigie su fondo beige.
Al
1925 risale invece la creazione del beauty case Milano, presentato
all'Esposizione internazionale delle arti decorative di Parigi (dove
nacque l'Art Deco). Foderato in marocchino rosso, era destinato a
contenere 50 oggetti di lusso, tra bottiglie di cristallo con tappi in
argento, accessori in vermeil per la rasatura e spazzole con manico in
avorio. Per produrli Gaston-Louis Vuitton, figlio di Louis e vice
presidente di uno dei comitati della mostra, richiese la collaborazione
di alcuni dei più famosi artisti dell'epoca, come il vetraio e
gioielliere René Lalique e l'argentiere Jean Puiforcat.
E le stravaganze continuano, con un industriale taiwanese che si è fatto cistruire il Trunk Dvd, che ha richiesto oltre tre mesi di lavoro di decine di artigiani: rivestito in tela Damier ha un piano d'appoggio, cassetti per tazzine da caffè, uno schermo al plasma e il dvd, alimentabile a pannelli solari.
Insomma, ogni baule ha la propria storia. Vedere per credere !
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